Nasce a Roma il 30 ottobre 1900, da Francesco e Giuditta Proietti, undicesimo di dodici figli. Educato dalla mamma ad amare la Madre di Dio fin dalla più tenera età, sente ben presto il desiderio di donarsi al Signore nella via del sacerdozio.
Il 10 dicembre del 1917, festa della Madonna di Loreto, entra nel Pontificio Seminario Romano Minore. Dopo la prima formazione il 27 ottobre 1917 viene accolto nel Seminario Romano Maggiore, ricevendo l’ordinazione sacerdotale il 31 marzo 1923.
Nel 1925 viene nominato vice-parroco nella Parrocchia di S. Eusebio a P.zza Vittorio a Roma, e proprio in questo periodo viene a contatto per la prima volta con il Divino Amore. Infatti nel 1930 Mons. Migliorelli, un Vescovo Canonico di S. Giovanni, provvidenzialmente, lo sceglie come suo segretario per compiere la visita apostolica in questo luogo.
Il 20 dicembre 1930 viene istituita la Rettoria del Santuario della Madonna del Divino Amore, affidata dal 3 gennaio 1931 al sacerdote romano Don Umberto Terenzi, che però si trasferirà definitivamente al Santuario il 31 marzo 1931.
Nominato a soli 30 anni Rettore del Santuario, Don Umberto se ne assume tutta la responsabilità e da quel momento si identifica col Divino Amore Il Santuario si trova in condizioni di totale abbandono e decadenza, spazio di riparo per pastori e pecore, più che luogo sacro di culto e di preghiera, attorniato da gente di malaffare che arriva anche a minacciarlo di morte.
Vivendo in questo luogo dove si respira la presenza di Maria egli scopre pian piano la sua missione e il senso profondo, provvidenziale, della sua vita sacerdotale: “conoscere e far conoscere, amare e far amare la S. Madre di Dio nel suo titolo di “Madonna del Divino Amore”.
Fin dagli inizi questo titolo lo invita ad affacciarsi sul mistero dei rapporti tra lo Spirito Santo e Maria. Ciò che intuisce attraverso la preghiera e la contemplazione davanti a quella santa immagine fa nascere in lui la profonda convinzione, che “la vera devozione alla nostra Madonna non è che l’esaltazione dello Spirito Santo, cioè del Divino Amore in Lei”.
Alla sua infaticabile opera sono legati la rinascita materiale e spirituale dell’ antico Santuario e l’origine delle due famiglie delle suore e dei sacerdoti al Divino Amore.
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